La Storia

La Procura di Velletri, in linea con la  Convenzione  di Istanbul del Consiglio d’Europa dell’11 maggio 2011 e la Direttiva UE 29/12 ratificata dall’Italia con D.lgs. n. 212 del 15.12.2015, ha istituito e siglato in data 08/03/2018 con tutti gli attori presenti sul territorio, un Protocollo Operativo Interistituzionale per la promozione di azioni e politiche attive, finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne e minori e alla realizzazione di una rete di accoglienza, ascolto, protezione delle vittime di violenza di genere e di quelle in condizioni di particolari vulnerabilità.

Per la realizzazione di quanto previsto dalla normativa la Procura sceglie di introdurre, sin dall’inizio, un Team Operativo, diretti collaboratori del Procuratore, che potessero essere il collante e la guida per tutti gli attori della rete che si veniva a creare con la firma del Protocollo Interistituzionale. Due Coordinatori, alle dirette dipendenze del Procuratore, si confrontano direttamente con il coordinatore della segreteria, svolgono per conto della Procura di Velletri funzioni di referenti, di supervisori e coordinatori di tutte le attività connesse all’organizzazione del lavoro quali pianificazione, programmazione, informazione, formazione, comunicazione, monitoraggio, controllo e verifica delle performance ottenute, supervisione e gestione della piattaforma online. Per ogni progetto, verrà effettuata una pianificazione delle attività da svolgere. I coordinatori, inoltre, si impegnano a curare e gestire i rapporti tra tutti i soggetti coinvolti, al fine di garantire gli obiettivi del Protocollo nonché l’organizzazione del Tavolo Tecnico Interistituzionale e le attività con la Cabina di Regia.

Le attività svolte da detto Team sono talmente utili da far decidere questa Procura di prevedere l’introduzione di ulteriori soggetti all’interno del Gruppo di Lavoro, sempre scelti tra il personale che svolge servizio presso le segreterie dei Magistrati, e così si sono stati aggiunti due Vice coordinatori.

Si è poi trovato tangibile l’ausilio fornito da alcuni soggetti per i quali si è deciso di pensare di inserli come Consulenti Esterni Esperti  (I Consulenti Esterni Esperti, designati con apposito atto, a titolo gratuito, s’interfacceranno esclusivamente con i coordinatori del Team Operativo, per l’esatta e puntuale riuscita dei compiti prefissati dal Protocollo Interistituzionale, secondo le proprie competenze e professionalità.

Avranno, altresì, il compito di far circolare le informazioni nell’ambito delle loro competenze circa le attività della rete; organizzano e attivano progetti nell’ambito delle loro funzioni riferendo ai coordinatori al fine di coinvolgere la rete tutta.)

Durante la pandemia, il Procuratore chiedeva di procedere a ricontattare tutti gli Attori del Protocollo al fine di rendicontare lo stato dei lavori.

Nel mese di settembre 2021, dopo mesi di sospensione di ogni iniziativa a causa della drammatica pandemia, si è tenuto in Nettuno, presso l’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato, un incontro assai partecipato il cui dichiarato fine era quello di riprendere il discorso avviato con la firma del protocollo Operativo Interistituzionale del marzo 2018. Nell’occasione il Procuratore parlò di un primo passo significativo ma ancora del tutto sterile se alle parole ed ai buoni propositi non fossero seguiti, nel più breve tempo possibile, i fatti e oggi a distanza di un anno esatto, volendo tracciare un primo bilancio, si può dire che il “raccolto” è stato assai soddisfacente.

infatti:

qualche giorno dopo l’incontro presso la Scuola di Polizia di Stato di Nettuno, il 06.10.2021, veniva firmato il Protocollo d’Intesa con la Direzione Generale Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, le istituzioni scolastiche rappresentano un osservatorio primario e privilegiato rispetto alla possibilità di fare emergere il fenomeno della violenza assistita o di qualsiasi altra forma di violenza a danno dei minori

Tutti gli operatori scolastici comprese le figure ausiliarie, nel momento in cui vengono a conoscenza di qualsiasi azione maltrattante o abusante nei confronti dei minori, hanno l’obbligo di denunciare alle autorità giudiziaria competenti che provvederà ad attivare le indagini del caso e ogni altra iniziativa ritenuta opportuna o necessaria alla tutela del minore.

Per l’attuazione proficua di questa collaborazione, la Procura e la Direzione Scolastica, hanno realizzato un progetto denominato “Scuole in Rete” a cui da ultimo si sono uniti come partner per la realizzazione di quanto auspicato l’Università di Tor Vergata, per la Regione Lazio sul tema della Giustizia Riparativa la Garante per l’infanzia e per la Polizia Locale il Dirigente Comandante della Polizia Locale di Ciampino. Con i quali a diversi step, si è partiti da un questionario di ricognizione conoscitiva dello stato attuale, dei singoli Plessi scolastici, riguardo la materia della violenza di genere per arriverà grazie all’ausilio di una piattaforma on line, finalmente, oggi (anno scolastico ottobre 2022 – novembre 2023) si potranno raggiungere in modo capillare i singoli istituti di ogni ordine e grado. Potendo così partire la formazione – informazione degli alunni, dei Dirigenti Scolastici, degli insegnanti, dei genitori e dei soggetti che a vario titolo gravitano intorno agli alunni.

A seguire il 26.10.2021 veniva sottoscritto il Protocollo Integrativo con la ASL RM 5 attore necessario in quanto 10 dei Comuni rientranti sotto la giurisdizione di Velletri rientrano nel Distretto Asl Roma 5.

In data 25.11.2021 veniva sottoscritto il Protocollo con Ordine degli Psicologi del Lazio,

in pari data con il Comitato Pari Opportunità e Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Velletri.  

Un ulteriore passo, in una data-simbolo da noi tutti ben conosciuta 08.03.2022,  in occasione di quella che forse meno correttamente ma più simpaticamente piace definire come la “festa della donna”, ecco che può essere presentato, con legittimo orgoglio da parte di tutti i suoi numerosi artefici, la Procura della Repubblica di Velletri, unitamente ed in pieno accordo con la Regione Lazio, la Commissione Pari Opportunità istituita presso il COA di Velletri, l’Ordine degli Avvocati di Velletri, l’Ordine degli Psicologi, le Asl Roma 5 e 6, che passano dalla fase progettuale a quella realizzativa, un nuovo prelibato “frutto” nato dal seme gettato in quell’incontro di Nettuno, con l’inaugurazione presso il Tribunale di Velletri, dello Sportello di ascolto, “Orientare per Orientarsi”, per le vittime di violenza Inutile dire che si ripongo grandi aspettative in questa iniziativa in prospettiva giudiziaria (una vittima che si sente ormai al sicuro dal proprio aguzzino sarà maggiormente propensa a rivelare le illecite condotte che ha dovuto patire) ma anche per la dichiarata ambizione di poter finalmente offrire un contributo importante in grado di assicurare la fine di un incubo devastante a tante persone indifese, esposte non di rado per lungo tempo all’altrui odiosa prevaricazione (fisica, psichica, economica, sessuale).

Lo sportello nasce dalla sinergia fra la Procura della Repubblica di Velletri e la Rete delle Istituzioni, voluto fortemente da tutta la rete, come strumento in grado di fornire uno spazio di ascolto, consulenza, sostegno ed orientamento sicuro, per tutte quei soggetti che presentano caratteri di particolare vulnerabilità e che hanno subito violenza. Ne è stata decisa la collocazione in una sede nuova e funzionale, quale è il Tribunale di Velletri, con il fine di supportare tutte le attività di prevenzione ed affiancamento in modo completamente gratuito, nella massima tutela della riservatezza delle vittime. Realizzando, così, una necessaria e progressiva sensibilizzazione dell’opinione pubblica, al fine di eliminare la violenza contro le donne e, in una prospettiva più ampia, di assicurare il contrasto contro ogni forma di violenza di genere.

In particolare, lo Sportello è attivo nei seguenti giorni: lunedì dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e martedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00. L’impegno della Procura, tuttavia, è orientato ad espandere l’operatività di questo strumento anche oltre l’attuale previsione bisettimanale, facendola diventare un punto di riferimento, radicato capillarmente sul territorio, che permetta alle vittime della violenza di uscire allo scoperto ed ottenere supporto.

L’inaugurazione di questo strumento di aiuto e tutela avviene in un perdurante periodo di particolare difficoltà ambientale, in cui le violenze domestiche sono purtroppo aumentate e le restrizioni rispetto ai precedenti standard di vita, conseguenti all’emergenza sanitaria ed alle indotte difficoltà economiche di molti, hanno accentuato i casi di maltrattamento ai danni dei soggetti più vulnerabili.

Non si può fare a meno di ricordare quanto l’isolamento, la convivenza forzata, l’impossibilità di sottrarsi materialmente alle violenze, uscendo di casa e l’instabilità del periodo, abbiano reso le fasce deboli ancora più esposte alla violenza.

Dal mese di marzo 2022 ad oggi, appena è stato possibile riprendere le attività in presenza, si è dato vita a diversi corsi di formazione al fine di formare in modo adeguato i soggetti coinvolti nella Rete tra questi meritano menzione:

  • corso di formazione Comandanti e operatori di Polizia Locale;

La Procura nel dare attuazione al Protocollo intende sfruttare le potenzialità della Polizia Locale, oltre alle altre forze di Polizia, ed è per questo che oggi è molto sentita la loro presenza in questa sede. In via principale per la conoscenza del territorio e dei residenti, presenza capillare, radicata sul territorio, rappresenta fiducia, in quanto fisicamente e affettivamente vicina alla cittadinanza, svolge attività specifiche (viabilità all’ingresso delle scuole, corsi di formazione nei plessi scolastici, informatori, ricezione denunce e querele). Con l’obiettivo di riuscire ad avere all’interno di ogni Comando un “Nucleo Codice Rosso”.

  • corso di formazione per Avvocati;

In data 06.10.2022 è stato dato avvio ad un importante percorso formativo, frutto del Progetto finanziato dalla Regione Lazio “CON TE: in rete contro la violenza di genere” , che ha la finalità di coinvolgere tutti gli operatori delle Istituzioni Sanitarie (Consultori familiari, Pronto soccorsi), Sociali, delle FF.OO, dei Centri Antiviolenza presenti nei territori della ASL Roma 6 e Roma 5.

Il percorso formativo  prevede 4 incontri per ogni territorio di riferimento (sovrambito) ed è organizzato a Frascati-Velletri e Nettuno. La finalità della formazione è quella di consentire a tutti gli operatori del territorio di approfondire le tematiche specifiche. Allo stesso tempo questa prima formazione, si concluderà a Febbraio 2023 con la stesura di un “VADEMECUM” che intende definire in modo sempre più preciso le procedure di presa in carico della donna vittima di violenza e soprattutto le modalità di collaborazione tra i diversi soggetti della “rete”.

Alla luce di quanto sopra esposto, siamo certi che in un anno ci si può vantare di aver messo delle basi solide nel tentativo di voler affrontare questo grave fenomeno “tutti insieme”, attraverso la “RETE” che colleghi tra loro e favorisca l’interazione dei vari soggetti istituzionali preposti, attraverso Piattaforma operativa comune, che rappresenta il punto più qualificante di un progetto che essendo rivolto in favore di tutti gli abitanti del circondario di Velletri, meriterebbe di ottenere dagli organi di informazione interessati alla “copertura” mediatica di tale area il più adeguato risalto. E potrebbe avere l’ambizione di essere materiale di esempio per altre realtà.

Perché la rete operi a regime è necessaria l’attivazione di una Piattaforma Operativa Interistituzionale che metta in comunicazione immediata, i principali interlocutori coinvolti nella protezione delle vittime.

Mediante l’utilizzo della piattaforma sarà possibile:

monitorare l’adozione, lo sviluppo e la stabilizzazione della rete, nonché la diffusione di informazioni relative al Protocollo (SCAMBIO INFORMAZIONI-MONITARAGGIO);

si potranno programmare le attività di formazione di tutti gli operatori, una formazione adeguata quale elemento essenziale per creare operatori qualificati (FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO);

si potrà realizzare una rete di servizi per migliorare le prestazioni rese ai soggetti oggetto di violenza. In questo modo si ha la possibilità di promuovere i diritti delle vittime tramite un piano di comunicazione realizzato attraverso campagne di sensibilizzazione ed informazione (COMUNICAZIONE);

Le attività di monitoraggio e programmazione sono fondamentali per la buona riuscita del progetto, al fine di comprenderne il livello d’impatto nel lungo termine.

Predisporre un report annuale circa i risultati conseguiti a seguito dell’adozione del Protocollo;

si potrà, infine, istituire una banca dati concernenti gli interventi effettuati dai soggetti operanti nel Protocollo. (COORDINAMENTO DEL PROGETTO).

Attori del Protocollo Interistituzionle: ”La Rete”

Regione Lazio, Procura della Repubblica di Velletri, Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Roma, Il Tribunale per i Minorenni di Roma, Il Tribunale Ordinario di Velletri, Forze dell’Ordine, Polizia Locale, Ordine degli Avvocati di Velletri, Comitato pari Opportunità di Velletri, Ordine degli Psicologi del Lazio Asl Roma 6, Asl Roma 5, Policlinico Tor Vergata, Università Tor Vergata, Specialisti del settore sanitario, Pronto Soccorso, Medici, Operatori Sanitari, Direzione Scolastica Reginale, scuole famiglie ma soprattutto gli alunni cuore pulsante di tutta questa RETE perché partendo da loro da loro vissuto si potrà sperare in un domani migliore.