Si è svolto oggi 12 aprile dalle 9 alle 13 presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati, il convegno “Scuole in rete – Contro la violenza e discriminazione di genere” al quale, dopo il benvenuto della sindaca Francesca Sbardella, sono intervenuti il Procuratore della Repubblica di Velletri Giancarlo Amato, Rocco Pinneri, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, il direttore della Asl Roma 6 Cristiano Camponi, Claudio Di Berardino assessore Regione Lazio alla Formazione e Scuola e l’avvocato Pasquale Lattari responsabile Regione Lazio per la Giustizia Minorile.
Centro del convegno la presentazione dei dati e delle analisi del questionario inviato a tutte le scuole del circondario della Procura di Velletri dal ‘team operativo violenza di genere’ allo scopo di conoscere le azioni messe in campo negli Istituti scolastici e poter condividere le buone prassi per affrontare e prevenire la violenza e la discriminazione di genere facendo rete fra scuole, Procura, Asl territoriali e polizie locali.
Il convegno è il risultato di un protocollo firmato nel 2021 tra la Procura di Velletri e l’Ufficio Scolastico Regionale. “L’iniziativa ‘Scuole in rete’ – dichiara il dottor Giancarlo Amato, – è un grande risultato, oggi infatti riunisce gli istituti dei trenta Comuni del Circondario di Velletri. Numerosi sono stati i contributi, le iniziative culturali, teatrali di grande spessore, che fanno ben sperare riguardo la conoscenza necessaria per affrontare problemi quali la discriminazione di genere ed il bullismo che devono essere in ogni modo contrastati, e per i quali occorre un percorso educativo che costruisca la cultura del rispetto. Credo che l’azione della Procura non debba intendersi solo come repressiva, ma nella sua accezione di giustizia riparativa, come credo che l’attività di educazione alla legalità sia centrale nel contrastare la violenza di genere”.
“Oggi le scuole sono protagoniste, ‘fanno rete’, non solo contro la violenza di genere, ma anche contro ogni altra forma di discriminazione. Si tratta di fenomeni da contrastare a livello culturale sia in famiglia che nelle scuole. – Afferma il direttore generale Cristiano Camponi – Nelle nostre azioni per contrastare la violenza di genere e la discriminazione mi piacerebbe che passasse l’idea che stiamo difendendo le basi valoriali della nostra civiltà. Come Asl attiveremo presto la piattaforma informatica per condividere dati ed informazioni sul fenomeno, dedicheremo una specifica campagna di comunicazione per sensibilizzare sul tema, rafforzeremo lo sportello di assistenza psicologica con il contributo di nuove risorse. Noi ci siamo, vi supportiamo con tutte le forze e gli strumenti che abbiamo”
“Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali ma non hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno. Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento emotivo. Un figlio prima deve diventare un uomo inteso ‘persona con valori”’.
Piero Angela