La Piattaforma nasce con lo scopo di mettere in RETE tutti i soggetti coinvolti nel "Protocollo Interistituzionale" per il contrasto della Violenza di Genere.
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A Nettuno si parla di violenza contro le donne e sensibilizzazione

Si è tenuto questa mattina dalle 10 alle 12  presso l’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato di Nettuno in via Santa Barbara il convegno organizzato dalla Procura della Repubblica di Velletri in collaborazione con la Polizia di Stato, Carabinieri, Asl Roma 6, Polizia Locale di tutti i Comuni del territorio e le amministrazioni comunali di Nettuno , Anzio e degli altri 20 comuni del distretto compreso Ardea, Pomezia, Castelli Romani, Colleferro, Valmontone e paesi adiacenti, molti dei quali ricadono nella Asl Roma 5. La convention è stata indetta dal procuratore capo della Procura di Velletri Giancarlo Amato e dal suo pool, composto dai suoi stretti collaboratori Maria Luisa De Marco e Cristina Lozzi (delle polizie locali di Albano e Frascati), dal sostituto procuratore Diana Russo e dal luogotenente dei Carabinieri Marco Guerra. La Giornata di oggi, ha avuto come obiettivo quello di presentare il Protocollo Operativo Inter istituzionale per la promozione di azioni e politiche attive finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza contro donne e minori e di genere verso altri e fasce più deboli. Questo protocollo si pone come obiettivo quello di realizzare una rete di accoglienza, ascolto, protezione delle vittime di violenza di genere e di persone in condizione di particolare vulnerabilità.  Ad introdurre il Convegno il direttore dell’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato di Nettuno, generale Giuseppe Mauro Volpe, a seguire i saluti dei sindaci delle Città di Nettuno ; Alessandro Coppola e  di Anzio Candido De Angelis.  Sono intervenuti come relatori, oltre il procuratore capo, Giancarlo Amato, Diana Russo, sostituto procuratore della Repubblica di Velletri, il direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda. A moderare il convegno  sono stati l’assessore alla sicurezza e alla Polizia Locale di Nettuno Luca Zomparelli e la giurista Marzia Di Donato. All’evento hanno partecipato rappresentanti dei Comuni di tutto il territorio dell’Asl Roma 6, i responsabili della Polizia Locale e delle altre Forze dell’Ordine, oltre che che della squadra mobile, rappresentati dal vice questore aggiunto Pamela Franconieri che si interessa con la sua quarta sezione di reati sessuali e contro i minori. “Voglio ringraziare innanzitutto il direttore dell’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato il dottor Volpe che ci ha ospitato in questa struttura che è un’eccellenza del nostro territorio – ha detto nel suo discorso introduttivo il sindaco di Nettuno  Alessandro Coppola – ringrazio di cuore il dottor Giancarlo Amato, procuratore capo della Repubblica di Velletri, per averci onorato della sua presenza, il sostituto procuratore Diana Russo, il dg della nostra Asl Narciso Mostarda, l’amico Candido De Angelis, sindaco di Anzio, e tutti i sindaci presenti unitamente alle rappresentanze politiche e istituzionali, ai comandanti delle Polizie Locali,  tutti i componenti delle Forze dell’Ordine presenti qui oggi per il contributo che darete a questo tavolo inter istituzionale su un tema così importante e delicato come quello della violenza sulle donne, minori e di genere verso chiunque. Quello della violenza di genere e contro i minori è un tema verso il quale la nostra comunità è particolarmente attenta e sensibile. Tengo con orgoglio a sottolineare che la nostra Città, attraverso il lavoro dei Servizi Sociali diretti dalla dottoressa Margherita Camarda e di numerose associazioni presenti nel territorio, ha da tempo promosso ed attuato azioni finalizzate all’ascolto, all’accoglienza e alla protezione delle vittime di violenza di genere, delle donne, dei minori e delle persone particolarmente vulnerabili “, ha concluso il primo cittadino di Nettuno. Il procuratore capo Amato, ha detto nel suo sobrio intervento, ringraziando per la presenza anche il presidente del Tribunale di Velletri Mauro Lambertucci, “che questo fenomeno si sta inesorabilmente espandendo in misura preoccupante ed appare necessario mettere in campo, oltre che azioni sinergiche di prevenzione e contrasto, tra gli enti e le forze dell’ordine,  anche e soprattutto percorsi educativi nelle scuole nelle famiglie, che sono i nuclei del buon vivere e del rispetto degli altri. Tutti noi possiamo e dobbiamo contribuire, oltre che con iniziative come questo protocollo e con lo sviluppo della rete e della piattaforma operativa inter istituzionale, anche con il nostro esempio di vita all’interno della famiglia e nei luoghi della nostra quotidianità, in forma tale da condannare ogni tipo di violenza, contro donne, minori, ma anche di genere. E coltivare sempre un sentimento del rigetto della violenza in tutte le sue forme. Un lavoro di squadra, che porterà buoni frutti immediati e nel futuro, grazie anche alle 3 strutture create a questo scopo, come il centro di ascolto protetto di Ariccia presso l’ex ospedale Spolverini e le case di accoglienza di Nettuno e Rocca Priora , e ringrazio tutti i presenti per il loro duro e costante lavoro in tal senso”.

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